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In quanto essere umani, siamo pesantemente indotti dalla società a creare una sorta di parallelo approssimativo tra causa ed effetto. Siamo abituati a pensare che ciò che entra in una qualunque transazione, rapporto o sistema debba essere messo direttamente in relazione, per intensità e dimensioni, a ciò che ne risulta. Le epidemie dilagano secondo una progressione geometrica In quanto essere umani, ci troviamo a disagio con questo genere di progressione, perché il risultato finale, l'effetto, sembra assolutamente sproporzionato rispetto alla causa. Per comprendere il potere delle epidemie, dobbiamo abbandonare questa visione della proporzionalità e prepararci alla possibilità che, a volte, i grandi cambiamenti derivino da eventi di poco conto e che spesso queste trasformazioni possano verificarsi con grande rapidità. (it) |