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Vengo da una società piuttosto paritaria in Danimarca, non ci ho mai pensato troppo, almeno finché non ho iniziato a fare film internazionali in particolare in America, dove mi è capitato che gli uomini mi parlassero in modi che non avrebbero mai usato per rivolgersi altri uomini. Ci ho pensato e non mi interessa perché sono abbastanza sicura di me da non buttarmi giù, ma ho impressi nella mente uomini che mi parlavano come se fossero superiori, con poco rispetto. E sinceramente credo siano parte del problema. Per fortuna ho fatto parecchi film e non ho 25 anni, ma se fossi una giovane filmmaker insicura e se quelle persone si rivolgessero a me in quel modo, mi farebbero davvero arrabbiare e mi disturberebbero profondamente. Qualcosa deve per forza cambiare. (it) |