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I libri di Ruth, di Tobia, di Giobbe e, infine, il Cantico dei Cantici imprimono il segno di Moab, di Ninive, dell'Arabia, di Sidone sull'Albero Abramico, sulla legge mosaica e, nello stesso tempo, sono le pagine più delicate e più alte della Bibbia; assai più pure e sublimi del Deuteronomio. Vi è persino una straordinaria elevazione spirituale nel fatto che il "vicino" non abbia lasciato dietro di sé nessun libro: gli bastò vivere l'esperienza del "Cantico dei Cantici", anziché lasciarne un documento scritto. (it) |