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Non posso dire che a me appaia qualcosa di essenzialmente diverso percepire l'atmosfera primaverile o l'atmosfera di un dramma di Shakespeare o di un quadro di Rembrandt. Qui come là io sento un enorme «ensemble». Un ensemble, dove la distinzione tra grande e piccolo è abolita, in quanto l'uno esiste in grazia dell'altro, il grande del piccolo, il fosco del chiaro, l'uno cerca l'altro, l'uno rileva e attutisce, colora e scolora l'altro, e per l'anima infine esiste solo l'intero, l'inscindibile, inafferrabile, imponderabile intero. (it) |