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Gli anni passati in teatro sono stati spesso intervallati da esperienze cinematografiche, solo che per me il cinema, nel momento iniziale della mia carriera, era qualche cosa di decisamente diverso dal teatro, assolutamente. Il teatro incarnava, assommava quello che era il pensiero, la parola, il corpo, la dimensione del cinema invece, pregno di quel realismo, mi allontanava, mi estraniava da questi concetti. Ma è stato poi il corso degli anni, e vedere al cinema l'interpretazione di Al Pacino che ha interpretato Shakespeare, nel Riccardo III cinematografico, soprattutto, che mi sono reso conto finalmente che i personaggi cinematografici hanno assolutamente lo stessissimo valore dei personaggi shakesperiani. Vedere al cinema Al Pacino è stato davvero il colpo di grazia in questo senso, lui mirabile nei personaggi dei gangster e dei farabutti che ha interpretato al cinema, era sublime anche nell'interpretare, al cinema, William Shakespeare. (it) |