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Grazie all'atteggiamento neutralista, la R.A.U. assumeva un posto di eccezione rilievo tra i paesi ex-coloniali e giovandosi dell'aiuto del blocco sovietico elaborava una serie di programmi di trasformazione economica atti a vincere una volta per sempre il sottosviluppo: dighe e ponti, elettrificazione, ferrovie, acciaierie e poi riforma agraria e compagnie nazionali per lo sfruttamento del petrolio. Queste le magiche parole - ma non erano per nulla soltanto parole - che piĆ¹ sovente ricorrevano nei piani e nei discorsi dei dirigenti della R.A.U. sollevando echi d'entusiasmo ad Amman, a Riyad, a Beirut, a Baghdad. (it) |