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La malattia può agire «da filtro, da cribro», mettere l'uomo dinanzi alla verità, e quindi concentrare l'attenzione, dar maggiore acume allo spirito. Esser messi a faccia a faccia con la morte è ben diverso dal saper vagamente che un giorno si dovrà morire. L'etisia avrebbe la funzione del teschio sul tavolo degli anacoreti e dei santi. Uno spirito pusillanime potrà crollare completamente, ma un genio, o un ingegno che abbia alcune qualità del genio, potrà trovarvi un punto d'appoggio, una leva per scoprire alcunché del mistero del mondo. (it) |