Mention256693

Download triples
rdf:type qkg:Mention
so:text Ho studiato un po' tutte queste utopie sulla creazione della lingua perfetta o della lingua originaria, la lingua di Adamo, fino a quelle lingue che sono dette universali – come l'Esperanto, il Volapük e le altre –, che non ambiscono ad essere lingue “perfette”, ma lingue “ausiliarie”. E in questo caso ho persino studiato la grammatica dell'Esperanto per capire di cosa si trattasse. E sono arrivato a due conclusioni. È una lingua molto, molto ben fatta. Dal punto di vista linguistico, segue davvero criteri ammirevoli di economia ed efficienza. In secondo luogo, tutti i movimenti per le lingue internazionali hanno fallito, ma non quello per l'Esperanto, che ancora oggi riunisce una moltitudine di persone in tutto il mondo, perché dietro all'Esperanto vi è un'idea, un ideale. Voglio dire che Zamenhof non ha solo costruito un oggetto linguistico: dietro a questo vi era un'idea di fratellanza, un'idea pacifista, e la forza di questo ideale – per il quale l'Esperanto è stato anche perseguitato sotto il nazismo e lo stalinismo – riunisce ancora la comunità degli esperantisti. Non si può dire che abbia fallito. Ma una cosa deve essere detta. Il motivo per cui qualsiasi lingua ha successo è sempre indefinibile. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Umberto_Eco
so:description Citazioni di Umberto Eco (it)
qkg:hasContext qkg:Context126363
Property Object

Triples where Mention256693 is the object (without rdf:type)

qkg:Quotation241903 qkg:hasMention
Subject Property