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La nostra domanda per il riconoscimento della scuola di specializzazione fu respinta due volte, da personaggi universitari che in vita loro non avevano fatto una sola ora di psicodramma, sapevano solo leggere libri di psicologia, fare sedute e lezioni. Alla fine chiesi aiuto con i nervi a pezzi a un mio vecchio amico scout divenuto sempre meno scout e sempre più professore. Per prima cosa mi invitò a nascondere la cosa più bella che avevo fatto e cioè gli psicodrammi di Rai3 poi accese un sigaro e mi dettò l'elenco dei docenti giusti, uno per uno. Avevo i nervi a pezzi: in quel periodo perdevo tutto, o me lo facevo rubare, dalle chiavi alle bici, al motorino, al cellulare. Cassieri e taxisti che dovevano avere 10 euro mi rubavano 50 euro dal resto di 100. Un giorno scout mi telefonò: Ottavio, la domanda è passata. La commissione non l'ha nemmeno aperta: gli è bastato sapere che la presentavo io. Non so se era vero ma è vero che disse così. In cambio mi chiese due borse di studio per certe sue assistenti e di inviargli 5, 6 pazienti come fossero conigli da tirar fuori dal cilindro. Diedi le borse ma non le vite. Mi disse anche: Sai, Jung è morto. Ora ci sono le neuroscienze. Cominciai la scuola e gli studenti videro subito che le sue assistenti erano mini spie. Passò un anno prima che mi liberassi di loro e di lui. Gli dissi che voleva il pizzo, lui disse che ero pazzo. Urlò che ero narcisista, ingrato e non conoscevo la realtà. Minacciò che mi avrebbe fatto chiudere la scuola, usando i toni e i modi di un gerarca obbedito da studenti, amanti e assistenti. Questi sono i soldi che qualcuno fa con i diplomifici di psicoterapia. (it) |