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Sono l'ultima persona che vorrebbe vivere con la spada. Lo dico come uno che ha partecipato in tutti i conflitti come soldato, come comandante di plotone, come comandante di compagnia. Ho servito durante la Prima Intifada, nella Seconda Intifada, nel Libano del sud negli anni 90, nell'operazione Scudo Difensivo nella West Bank nel 2002 e nella Seconda Guerra del Libano. Non c'è niente di peggio che combattere in battaglia e perdere il tuo migliore amico, cosa che mi è accaduta durante la Seconda Guerra del Libano. Nessuno desidera la guerra. Ma guardi alla realtà del Medioriente e ciò non ha niente a che vedere con Israele. Guardi ai nostri confini. Abbiamo Hezbollah sul confine libanese. Abbiamo Jabhat al-Nusra sul confine siriano. Abbiamo lo Stato Islamico sul Sinai. Abbiamo Hamas a Gaza. Nessuno di questi attori è minimamente interessato a un negoziato di pace, a una specifica porzione di terra. Hanno una visione globale, una visione molto chiara che può essere riassunta in due parole. Uno Stato islamico. Un califfato islamico. Continueranno fino a quando potranno. Quindi la realtà è che dobbiamo vivere con la spada. Preferisco vivere con la spada che non vivere. (it) |