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se la Chiesa è «sacramentum», essa possiede certamente un corpo, un «di fuori». Ma, proprio come nel Cristo e nei riti sacramentali, questo corpo e questo «di fuori» sono soltanto il segno di una più profonda realtà misteriosa. A questa realtà invisibile – che è l'azione esercitata in essa da Dio – debbono essere completamente subordinate la sua struttura visibile e le sue istituzioni; esse trovano infatti la loro ragione di essere soltanto nella misura in cui esse sono conformi all'invisibile e poste al suo servizio. E questo non rappresenta poca cosa, dal punto di vista ecumenico, perché i nostri fratelli separati ci rimproverano spesso – e non sempre a torto! – il nostro giuridismo: e cioè l'eccesso di esteriorità – di istituzionalità – che caratterizza il nostro modo di concepire e di vivere la Chiesa. (it) |