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Ricorderò sempre le ventiquattro ore trascorse a Celano con grande piacere; ricorderò la mattina nei freschi prati ai piedi della città, girando tra gli alti pioppi avvolti dalle viti, fino a quando il sole andava a battere sulle immense rocce e costringeva ognuno a ritirarsi sotto i ripari per il fresco; i meriggi senza nuvole quando tutto era tranquillo; le calme sere, così piene di piacevoli avvenimenti; il ritorno al tramonto nella città insieme a gruppi di contadini che trasportavano il loro grano, o insieme a schiere di ragazze, ciascuna delle quali portava sulla testa la conca piena d'acqua, attinta alla pura sorgente ai piedi della roccia.
Durante la notte, la distesa del lago era calma e lucente, che sembrava d'argento, sotto la finestra del palazzo al chiarore della luna piena; l'antico castello proiettava le sue lunghe ombre sulla città addormentata. (it) |