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Il punto più importante della riforma Franceschini è stato spostare risorse verso i Musei depotenziando così le Soprintendenze. Queste hanno la vera presa sul territorio e non dovevano in nessun modo essere depotenziate. Inoltre, questa riforma, sembra non tener conto del fatto che i musei italiani, faccio l'esempio degli Uffizi, sono qualcosa di molto diverso dai musei americani. Prendiamo il Metropolitan, Uno va nei musei di New York e ci trova dei quadri del Medioevo, del Rinascimento che nelle chiese di New York non ci sono proprio. Uno va nei musei di Roma o di Milano o di Firenze e si trova dei quadri degli stessi pittori come Caravaggio che si trovano anche nelle chiese. C'è una grande differenza. I nostri musei sono incardinati nel territorio e distaccarli dal territorio è un errore di grammatica grave. (it) |