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Il Dialogo — e i Discorsi –, rappresentano la storia di un'esperienza spirituale; una storia concludente, giacché finisce con la confessione-rimpianto di Simplicio: confessione della necessità dello studio delle matematiche e rimpianto di non averlo fatto. Il Dialogo e i Discorsi ci offrono la storia della scoperta, o meglio, della riscoperta del linguaggio che parla la natura e ci insegnano il modo con cui bisogna porre le domande: la teoria della vera esperienza, dove la formulazione dei «postulati» e la deduzione delle loro conseguenze precedono il ricorso all'osservazione. Anche questo, è una prova di fatto: una prova sperimentale del platonismo. (it) |