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Quanto a loro, il Maestro e la signora Anna, li ho qui ancora e più che mai, davanti agli occhi. Né certo il tempo potrà scolorire, o appannare, le loro care immagini.
Burbero benefico, lui; ispido ed espansivo col pudore dei sentimenti più riservati. Esigente con gli altri, ma più con se stesso; scontento perché irriducibilmente incontentabile. Fatta di poca carne martoriata, lei, e di una grande anima. Obiettrice di coscienza nata: perennemente alle prese con i dubbi di tutti e specialmente con i propri.
Ma come era interessante e diversa da tutte, la loro convivenza!
Un dialogo parlato e scritto, senza parentesi e senza stanchezza. Con questo di singolare: che gli altri generalmente si parlano e si scrivono delle proprie preoccupazioni e delle proprie speranze, mentre i loro discorsi e la loro corrispondenza erano dedicati, essenzialmente, alle preoccupazioni e alle speranze degli altri. (it) |