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È comunque ancora più raffinata l'attenzione che il porcospino rivolge ai propri cuccioli. In pieno autunno, infilandosi sotto le viti e facendo cadere i grappoli d'uva a terra con le zampe, si rotola su di essi e se li applica addosso sugli aculei. Una volta, quando ero bambino, un porcospino offrì, a me che lo osservavo, lo spettacolo di un grappolo che strisciava e camminava allontanandosi: tanto voluminoso era il suo carico di acini mentre se ne andava in giro! Ebbene, dopo avere raccolto l'uva, la mamma porcospino, intrufolandosi nella sua tana, porse gli acini ai suoi piccoli perché potessero staccarglieli dal dorso e goderne a loro piacimento. (it) |