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Dunque l'intellettuale è per noi un paradosso, come è un paradosso per noi il progresso. Noi siamo avversi all'intellettuale, perché col suo ibridismo ha compromesso il mondo dello spirito; e nel contempo abbiamo bisogno di lui perché nella sua cella continua a coltivare una responsabilità che lo distingue da bugiardi tipo Goebbels. Ed ugualmente parteciperemo del progresso, del progresso scientifico, del progresso tecnico, non volendo essere reazionari, sebbene abbiamo rotto coll'ormai antiquato concetto di «progresso». Come tutti gli altri concetti fondamentali del vecchio uomo, anche questi sono divenuti per noi possibili ed impossibili, cioè paradossali. (it) |