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Una volta nell'editoria c'era il direttore letterario che non doveva rispondere a nessuno. Oggi il direttore letterario è anche direttore editoriale: non giudica più sulla base del valore ma sulle richieste del marketing. Il suo giudizio non è letterario ma editoriale e attiene alla vendibilità e alle possibilità di essere visibili nei mass media. Così succede che piove sempre sul bagnato: i libri si pubblicano se danno la garanzia di poter approdare alla televisione e quando si pubblicano si sa già che andranno sicuramente in tv. (it) |