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me ne infischio dell'immutabile, dell'eterno, | in cui sprofonderò un giorno dissolvendomi in ioni, | dell'essere che non è, dell'idolo tenebroso ancestrale. | Per me miracolo è ciò che mi ha spinto qui, nella luce fuggitiva, | per me miracolo è ciò che scompare, che perdura qui un attimo, | ciò che non era, non sarà, e mentre è muta di continuo, | la febbre quotidiana, sotto i trentasette, che garantisce la sopravvivenza, | la diversità, l'individualità, lultima realitas | ciò che appare, scompare, e se è stato, non tornerà più, | ciò che dopo gli ioni neanche il Signore dei mondi potrà ricreare. (it) |