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Eccoci infine in vista di Piazza Armerina coronata dalla cupola della sua cattedrale, una veduta memorabile che impressionò molto i pittori stranieri del Settecento, e che anche quel giorno, con la sua campagna verdolina e il cielo celeste pallido con qualche nuvola grigia, faceva già quadro dinanzi ai nostri occhi. Più tardi per viuzze anguste, irte di balconcini, ingombre di panni stesi d'ogni colore, con qua e là il crudo spettacolo di animali macellati appesi agli uncini dei beccai, dovevamo salire fino a quell'alto duomo, e ammirare il palazzo Trigona della Floresta dalle cinque dalle cinque finestre color d'ocra scandite in ritmo solenne sulla facciata e soprattutto quel portale che s'apriva su un ricamo di penduli rami sul fondo celeste del cielo. (it) |