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Luigi Manconi, sociologo, politologo, docente universitario, ex portavoce dei Verdi, ex Ulivo, improvvidamente sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi II, dopo aver dato, sulla scia di Bersani, del 'fascista' a Beppe Grillo e ad Antonio Di Pietro, lo appioppa, per proprietà transitiva, anche al Fatto “giornale vicino alle posizioni di Grillo e di Di Pietro”. E se non proprio 'fascisti' per Manconi siamo comunque degli squadristi di destra. Manconi, 64 anni, è infatti una di quelle felici persone che sono sempre nate ieri e hanno l'invidiabile capacità di rimuovere totalmente il proprio passato. Luigi Manconi è stato un importante leader di Lotta Continua. Negli anni Settanta scendeva in strada con i suoi compagni e, oltre a spaccar vetrine e, all'occorrenza, anche qualche cranio, urlava “Fascista, basco nero, il tuo posto è al cimitero”, “Uccidere un fascista non è reato”. La verità è che Grillo fa paura col suo 15/20% di consensi cui lo danno i sondaggi. E allora è 'fascista'. È destino della mia generazione, coeva a quella dei Manconi, di dover prendere lezioni di buona educazione politica da chi, nelle parole e nei fatti, squadrista, e anche peggio, lo fu davvero. (it) |