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Favola antica, metodo ed espedienti narrativi un po' vecchi... Dal verismo in poi, quante malinconiche storie di donne infelici e solitarie sono state raccontate! Quante, dalla Prosperi stessa! – Eppure il romanzo ci piace. Scritto con vena, con sentimento, direi quasi con passione, come se la scrittrice sentisse per la sua protagonista, oltre che un'estetica compiacenza, una profonda, umana simpatia; questo romanzo è quasi la definitiva cristallizzazione d'elementi già noti allo stato liquido, e però, oltre che un senso di perfezione, dà l'illusione di cosa nuova. L'illusione soprattutto della verità. E tuttavia, non inutili crudezze, non volgarità, non perversioni; soltanto la fredda luce, che staglia le linee, facendole più rigide ed angolose.
Il fanciullo feroce non è una rivelazione, ma una prova maggiore e migliore dell'innegabile ingegno di Carola Prosperi. (it) |