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La donna venuta dopo, quella dei giorni nostri, in gara col maschio in ogni competizione e in ogni attività, in ogni privilegio, che del maschio reclama i diritti e le prerogative fino nell'abito, è forse più utile ai fini pratici della vita sociale, ma la sua posizione rispetto all'uomo è divenuta quella di un oggetto di uso comune nella vita quotidiana, non di un oggetto prezioso e raro, che si guarda con ammirazione religiosa. Oggi abbiamo la donna sportiva sorta dal cinematografo: quella era la donna sorta alcuni secoli prima dalla poesia. (it) |