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Questa anacoreta possedeva un garbo mondano, una grazia squisita e inafferrabile, come una signora italiana del Rinascimento o una dama della Fronda. Come amava la bella conversazione! E come era deliziosa la sua conversazione! Spiritosa e tagliente, amabile e crudele, piena di tatto e di violenza. Alle volte, doveva pensare a una religione che non nascesse contro il mondo, ma nel cuore stesso del mondo: che germogliasse, come nei libri di San Francesco di Sales, dalle forme perfette del vivere mondano. Pensava che le «buone maniere», «le belle parole», la «sprezzatura» e la «naturalezza» della società civile fossero la via migliore per arrivare alla santità. La vita mondana era gesto, e la santità non era che gesto assoluto, che riassumeva in sé tutti i gesti belli e squisiti della nostra vita terrena. (it) |