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Dovessimo augurarci qualcosa, per il nuovo anno, non riguarda il mondo, la cui media annuale di violenze e nefandezze è piuttosto costante, nei decenni, e promette di essere invariata anche dopo la mezzanotte di oggi. Riguarda magari noi stessi, la nostra capacità di rimanere gentili e integri anche sotto gli urti dell'esterno. Si chiama resilienza, è termine derivato dalla metallurgia, ultimamente è una parola di successo ed è un successo meritato. Si può essere resilienti alle mode, alle offese, ai condizionamenti sociali, ai dissesti economici, alle crisi personali e alle crisi sociali. Resilienti non significa refrattari, ovvero indifferenti al mondo. Significa partecipi, significa che ci si offre al vento e ci si espone al cielo, ma con la capacità di non farsi spezzare o torcere o atterrare. (it) |