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Raskol'nikov" è facilmente il più gran libro che abbia letto negli ultimi dieci anni; sono lieto che tu l'abbia preso. Molti lo trovano noioso; Henry James non riusciva a finirlo; io posso solo dire che a momenti questo libro mi stava per finire. Come avere una malattia. James se ne disinteressa perché il carattere di Raskol'nikov non sarebbe oggettivo; e qui si apre un bel golfo tra me e lui e, a veder bene, l'esistenza di una certa impotenza in molte menti, oggigiorno, che le trattiene dal vivere dentro un libro o un personaggio, e le blocca in lontananza – spettatori davanti alle marionette. Davvero, immagino che il libro possa apparire vuoto al centro; per altri è una stanza, una stanza della vita, dove entrano e sono torturati e purificati. Il Giudice istruttore, credevo, è meraviglioso, osceno, toccante – una creazione ingegnosa. Il padre ubriaco, Sonia, l'amico studente e l'umanità di Raskol'nikov – non circoscritta, protoplasmica – sta su tutt'un altro livello che mi ha meravigliato. Anche l'esecuzione, meravigliosa in alcuni punti. (it) |