so:text
|
Il modo in cui la musica di Bachsotto o dentro le mani di Michelangeli, nell'unico, inscindibile impasto che si crea tra le sue mani e i tasti del pianoforte, andava depositandosi nello spazio era appunto un cerchio di perfezione. Non la perfezione di ciò che è obbedienza tecnica e meccanica, ma di ciò che è ripercorrimento e reinvenzione dell’impronta suprema e del supremo disegno fattisi musica, suono: quell'impronta che, appunto, genera perché il generato ritorni dentro il proprio grembo. (it) |