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Le violenze, gli scontri in Oromia i morti ricordati anche da papa Francesco dopo l’Angelus domenica scorsa sono avvenuti mentre mi trovavo in visita pastorale negli Usa e tutte le istituzioni governative che ho incontrato si complimentavano con il mio Paese per il Premio Nobel per la pace assegnato al primo ministro Abiy Ahmed. Per tutti era una bella novità e un segno di speranza. Mi sono vergognato, abbiamo finalmente fatto la pace con i nostri vicini e abbiamo la guerra dentro casa! Ma continuiamo a sperare perché il premier non ha scelto di rispondere con la violenza, continua a pensare che l’unica soluzione ai problemi dall’Etiopia siano il dialogo e la riconciliazione. Per lui è importante che il futuro del Paese sia l’unità nella diversità. (it) |