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Le povere parole di cui è dotato il linguaggio naturale degli uomini non possono bastare a descrivere il Madonna Inn. Per renderne l'aspetto dall'esterno, distribuito in una serie di costruzioni a cui si accede passando per un distributore di benzina scolpito in roccia dolomitica, o il ristorante, i bar e la cafetteria, si possono tentare solo alcuni suggerimenti analogici. Diciamo che Piacentini, mentre sfogliava un libro di, abbia ingerito una dose esagerata di LSD e si sia messo a costruire una catacomba nuziale per Liza Minnelli. Ma non rende l'idea. Diciamo, l'Arcimboldi che costruisca per Orietta Berti la Sagrada Familia. Oppure: Carmen Miranda che disegna un locale Tiffany per i motel Motta. Ancora, il Vittoriale immaginato da Ugo Fantozzi, le Città invisibili di Calvino descritte da Liala e realizzate da Eleanor Fini per la Fiera del Panno Lenci, la sonata in si bemolle minore di Chopin cantata da Claudio Villa su arrangiamento di Valentino Liberace ed eseguita dalla banda dei Pompieri di Viggiù. Ma non ci siamo ancora. (it) |