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Io credo che si potrebbe riuscire a provare che se i popoli neolatini devono rinunziare a dar vita a un teatro tragico, essi soli possono legittimamente vantare un teatro comico, e attitudini, forse peculiari, negate ad altri, alla commedia a quella guisa che Roma può vantare Plauto e Terenzio. Basti ricordare Molière e la più parte della produzione drammatica che è fatta di intrighi e di caratteri comici, e la commedia italiana del cinquecento, e il nostro Goldoni. Ma il vero dramma tragico è patrimonio dei popoli germanici, e finora dell'Inghilterra, che ce ne ha dato l'esempio più insigne; e già alcuni sintomi fanno sperare che un'altra età gloriosa gli si venga fra quei popoli preparando. (it) |