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Tra il discepolo del Mago Nero e quello del Mago Bianco, il primo è spesso più ascetico del secondo; però il suo obbietto non è la purificazione della vita per amore dell'umanità, ma la purificazione del veicolo per poter essere meglio in grado di conquistare il potere. La differenza tra il Mago Bianco ed il Nero sta nel movente. Il seguace della via diritta, il Mago Bianco, rifiuta come alimento la carne perché il modo di ottenerla è contrario alla legge della compassione. Il Mago Nero potrà pure rifiutarla, ma solo perché egli non potrebbe servirsi così bene del suo veicolo, se questo fosse pieno degli elementi rajasici della carne. Entrambi questi uomini possono essere detti morali, se giudicati dalle sole azioni esterne; queste sono spesso identiche, mentre differenti sono i moventi; e solo questi ultimi indicano veramente la via che si segue.
È cosa morale astenersi dalla carne, perché con ciò si diminuisce la quantità di sofferenza inflitta; ma dal punto di vista dello Yoga l'astinenza dalla carne non è un atto morale, ma solo un mezzo per un fine. Alcuni dei più grandi Yoghî della storia indiana a buon diritto si potrebbero chiamare Maghi Neri. (it) |