so:text
|
Di Giovanni Mocenigo si possono dire – e pensare – molte cose; ma nella sua denunzia dice, sostanzialmente, la verità: riferisce cose che Bruno aveva certamente detto, preso anche dal gusto di sbalordire con le sue affermazioni quel nobile veneziano un po' stolido e tardo, cercando di fargli ben capire con chi aveva a che fare, quale uomo stesse ospitando in casa sua. Del resto, è lo stesso atteggiamento che tiene anche in carcere, dicendo ad alta voce cose che avrebbe fatto bene a tenersi per sé, come l'andamento del processo avrebbe puntualmente mostrato. Era fatto così: non resisteva all'idea di colpire gli interlocutori, anche quelli come Mocenigo, per i quali nutriva profonda disistima, se non vero e proprio disprezzo. (it) |