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Ritornare indietro nel tempo fino alla mia primissima infanzia, adesso ho i capelli bianchi, è pena e conforto; e mentre vorrei essere già lapide, esser muta per sempre lasciando al mondo solo i miei versi come perpetue mattine e mai chiuse palpebre di sguardi, non passa giorno di questa vecchiaia che una cosa, un odore, una musica, una somiglianza non diventi la spia di un ricordo.
E che altro è un numero di anni così pesante se non una memoria da interrogare, da distendere? Ora, come l'iride che è catturata da una polla, ora una roccia che preclude la vista del mare, ora un respiro, un gesto ritrovato un istante fa, identico a quello di quando ancora potevo scoprire il seno, fatto di due capezzoli come pruni sul torace tutt'ossa. (it) |