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Dopo il 1890 ci fu una svolta. La formazione di sindacati cristiani cominciò a farsi strada. Un decisivo passo in avanti fu favorito dall'enciclica Rerum novarum di Leone XIII del 15 maggio 1891. Vincenzo Gioacchino Pecci, già come arcivescovo di Perugia, aveva preso chiaramente posizione contro lo sfruttamento degli operai. La sua enciclica divenne un evento che eccitò l'opinione pubblica. Essa si prestava a interpretazioni liberali e conservatrici come pure a letture etiche e social-etiche. Da una parte Leone XIII difese la proprietà privata e si dichiarò contro l'utopia dell'uguaglianza. Dall'altra, attribuì alla proprietà una funzione sociale, partendo dai diritti borghesi e politici dei lavoratori e dalla loro pretesa per una giusta ricompensa. (it) |