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La sua carriera come uomo di stato fu degna dell'allievo di Coligny e del contemporaneo di L'Hopital. Nella sua vita pubblica egli fu caldo amatore della patria; geloso dell'onore, della prosperità e dell'avanzamento di lei; inesorabile avversatore delle pretensioni di Spagna. In Parlamento propugnava la libertà dell'industria domestica. Quando per effetto di leggi ineguali, la pubblica tassa pesava sull'industria piuttosto che sulla ricchezza, alzava la voce in favore della riforma; possessore egli stesso d'un lucroso monopolio, diede il suo voto per l'abolizione di ogni monopolio; e nello stesso tempo che adoperava ostinatamente la sua influenza presso il suo Sovrano per mitigare la severità della sentenza contro i non conformisti, opponeva, come legislatore, gagliarda resistenza agli atti ruinosi d'una legge persecutrice. (it) |