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Ho abitato a lungo in una città veramente eccezionale. Qui tutte le cose, il bene e il male, la salute e lo spasimo, la felicità più cantante e il dolore più lacerato, tutte queste voci erano così saldamente strette, confuse, amalgamate tra loro, che il forestiero che giungeva in questa città ne aveva, a tutta prima, una impressione stranissima, come di un'orchestra i cui strumenti, composti di anime umane, non obbedissero più alla bacchetta intelligente del Maestro, ma si esprimessero ciascuno per proprio conto suscitando effetti di una meravigliosa confusione . (it) |