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Si è detto che Bourget è il più gran maestro del romanzo psicologico dopo Stendhal. Ma Stendhal era altro scrittore. Bourget è Bourget: non il sottile e raffinato casistico quale fu ritenuto per decennî, ché il fermo buon senso del suo cattolicismo positivista non gli consente poi sottigliezze estreme: sì lo studioso metodico e il disegnatore ordinato, che compone e rende, tratto per tratto, in un nitido rilievo di verità umane, figure come quella del marchese di Claviers-Grandchamp. (it) |