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La configurazione dell'esperienza di Depero "astrattista futurista", secondo l'organigramma proposto nell'invito alla mostra romana del 1916 si realizza dunque nei "complessi plastici motorumoristici", nel "dramma pitto-plastico" costituito dalla pittura, nell'enunciazione dell'"architettura dinamica" della "città aerea", e nelle "parole in libertà ". Non vi ha ancora voce in capitolo autonoma l'impegno progettuale per la scena, tuttavia presente con i bozzetti di costumi plastici per Minismagia. Completa comunque il ventaglio di soluzioni in linguaggio analogico astratto. (it) |