so:text
|
Ricordo l'incontro con padre Rosario Esposito, ove lui mi si è presentato come il prete della Massoneria, tutto volto nell'opera di apostolato e di riavvicinamento fra queste due istituzioni in cui lui vedeva delle “grandi concordanze”. Gli ho detto chiaramente che non condividevo la sua opera, perché secondo me la Chiesa è una cosa e la Massoneria è un'altra, e che si può portare avanti un dialogo senza rinunciare alle proprie specificità. Non v’è alcuna necessità per cui la Chiesa e la Massoneria rinuncino alle proprie caratteristiche per consentire un dialogo. Questo non significa che non debba esserci un dialogo. Anzi, il dialogo c’è sempre stato. Che cosa abbia fatto poi padre Esposito dopo la mia gran maestranza, non lo so. (it) |