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Il destino subordina il movimento delle forze a un senso superiore. Così due popoli in battaglia vengono stretti in una magica unità, in un corpo ardente che genera qualcosa di nuovo. I colpi non colgono solo i combattenti: colgono al tempo stesso la materia di una forma futura che vuole essere scolpita e plasmata. In quest'opera entrambi i partner hanno la stessa importanza. Anche con il totale annientamento il vinto ha assolto un compito grandioso. Come minimo continua a vivere nel vincitore, che, a sua volta, deve al vinto larga parte della sua nuova figura. La vita sale verso l'alto avvitandosi sugli ostacoli che le si oppongono. Come da qualsiasi teoria meccanicistica vogliamo qui guardarci da quella della «selezione dei migliori». Il tramonto è significativo e fecondo quanto la vittoria. (it) |