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Durante le riprese di Paganini Klaus era intrattabile e comunque, sempre nervoso; nulla a che vedere con l’uomo che avevo conosciuto sul set di Nosferatu a Venezia. Credo sentisse troppo il peso della responsabilità per quello che – a suo dire – avrebbe dovuto essere il film più importante della sua carriera. Klaus si era completamente isolato. E così se durante le riprese di Nosferatu accadeva spesso di rimanere a cena con Augusto e altri uomini della produzione, con Paganini facevamo vita separata. (it) |