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La televisione è di per se è un vizio. Se inizi a farla poi ti piace, ti seduce, la gente ti riconosce. Ti fa diventare un pò superbo, alimenta la tua vanità. In fondo anche per me è stato così da quando ho cominciato, nel 1993. Ma per Paolo Poli non è stato così. L’ultima volta che lui ha fatto tv è stato quarantacinque anni fa e poi ha sempre resistito alla tentazione della televisione preferendo il teatro. Paolo Poli dice sempre i vizi non gli appartengono e che sono una cosa naturale dell’uomo. Ma quello che stuzzica di più è senza dubbio la lussuria. E sarà divertente ascoltare Poli raccontare anche alcuni episodi della sua vita privata come quando da bambino gli capitò in mano il primo libro pornografico. C’è poi un altro vizio che non credevo fosse così interessante su cui riflettere che è l’accidia, un termine che spesso non sappiamo neanche cosa significhi. E’ La noia di vivere, la tristezza, quello più vicino alla depressione. Ma poi esiste anche un’accidia creativa. Paolo dice che i momenti più felici della sua vita sono quando sta a letto solo con un libro. (it) |