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Sono un giallista esoterico/religioso e se per la prima volta mi sono cimentato nella scrittura di un noir di taglio politico lo devo anche al martellamento mediatico sulla vicenda di Battisti, che in realtà negli anni di Piombo era un signor nessuno, ma vorrei ricordare che lo scorso anno cadeva il quarantennale del rapimento Moro, con annessa overdose mediatica di interviste a ex brigatisti, e il conseguente quarantennale anniversario del duplice omicidio irrisolto, a Milano, dei due 18enni leoncavallini Fausto e Iaio, trucidati pochi giorno dopo la strage di via Fani, con un’evidente connessione tra questi due fatti di sangue. Tutto questo mi ha influenzato, anche se, lo ripeto, la scintilla iniziale è arrivata dalle scritte sui muri di Milano. (it) |