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Strana la parentela tra Moreno e Pirandello. I due non si frequentarono né si conobbero. Ma un legame indiretto esisteva. Racconta la signora Zerka: "Quando Moreno era in Austria, sovrintendente in un campo profughi, divenne amico dello psicologo italiano Ferruccio Banissoni al quale parlò delle proprie teorie. E' probabile che Banisssoni abbia portato a Roma le idee di Moreno". Ma Moreno entrò in contatto con l'ambiente teatrale italiano. "Conobbe soprattutto la Duse, all'epoca in cui era legata a D'Annunzio. Lo colpì il fatto che Eleonora rifiutasse di imparare a memoria la parte e recitasse con l'aiuto di molti suggeritori: respingeva inconsciamente la parola dell'autore, tendeva all'improvvisazione. Tutto questo faceva un certo effetto su Moreno che riconosceva nel teatro i conflitti che la psicoanalisi ha sempre cercato di sciogliere: il rapporto con la Duse fu dunque una specie d'illuminazione, forni a Moreno la dimostrazione dello stretto legame che unisce il teatro alla pratica analitica. (it) |