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Diana Est, colei che fu celebrata come la diva del postmodern intellettuale e musicale, lanciava nel 1983 con Le Louvre un manifesto libertario in cui cantava "fuori dai musei / nuovi amici miei". Con questi versi la Est annunciava la rottura delle barriere tra arte e vita quotidiana, attendeva il crollo delle pareti dei musei dove si deve tacere e la mescolanza ultima tra statue ed esseri umani. In fondo l'auspicio contenuto in quel testo era uno solo: l'abbassamento dell'opera da artistico a quotidiano, la cancellazione del valore che nasceva quasi esclusivamente dall'esposizione museale. , p. 92) (it) |