Mention341368

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so:text Nell'ottobre del 1973, quando gli arabi ci attaccarono a sorpresa buttandoci quasi nel Mediterraneo, avevamo tutti i rapporti dell'intelligence, tutti i segnali di allarme, e ci eravamo semplicemente "distratti". Non avevamo neppure preso in considerazione l'eventualità di un assalto convenzionale a oltranza coordinato da più nazioni, soprattutto non durante la più sacra delle nostre festività. La chiami pure stagnazione, rigidità, o imperdonabile mentalità da gregge. Si immagini un gruppo di persone che fissano tutte una scritta su un muro, e si congratulano a vicenda per come hanno letto le parole correttamente. Ma dietro a questo gruppo c'è uno specchio la cui immagine mostra il vero messaggio di quella scritta. Nessuno guarda lo specchio. Nessuno pensa che sia necessario. Bene, dopo aver quasi permesso agli arabi di finire quello che aveva cominciato Hitler, ci rendemmo conto che quell'immagine speculare non solo era necessaria, ma doveva caratterizzare per sempre la nostra politica nazionale. Dal 1973 in poi se nove analisti dell'intelligence giungevano alla stessa conclusione, era dovere del decimo non essere d'accordo. Non importa quanto una possibilità possa essere inverosimile o esagerata, uno deve sempre scavare più a fondo. Se la centrale nucleare di un paese vicino può essere usata per la produzione di plutonio adatto all'utilizzo bellico, tu scavi; se girano voci di un dittatore che sta costruendo un cannone così grande da poter lanciare proiettili all'antrace da un paese all'altro, tu scavi; e se c'è anche la minima possibilità che i cadaveri comincino a rianimarsi diventando fameliche macchine di morte, tu scavi e scavi fino a trovare la verità assoluta. (it)
so:isPartOf https://it.wikiquote.org/wiki/Max_Brooks
so:description World War Z (it)
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Triples where Mention341368 is the object (without rdf:type)

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