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Mi pare, del resto, che l'atteggiamento pessimistico si addica di più che non quello ottimistico all'uomo di ragione. L'ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l'uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato. Il pessimismo non raffrena l'operosità, anzi la rende più tesa e diritta allo scopo. Tra l'ottimista che ha per massima: «Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda», e il pessimista replicante: «Fa' ad ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio», preferisco il secondo. (it) |