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In questi tempi i letterati bisognosi accorrevano al salone della signora di Geoffrin, dove rinvenivano qualche sussidio e qualche soccorso; e la facilità che avevano di poter conversare con gli alti personaggi che vi si radunavano, loro dava la speranza di qualche protezione; vi si pranzava due volte la settimana, ed eranvi delle bellissime cene a proprio arbitrio, ella cortese all'ultimo segno con modi obbliganti cercava rendersi amabile; poco conosceva di lettere, e ciò aveva uno squisito genio a ben narrare; la signora di Geoffrin sosteneva la conversazione con arte ed in modo da far favellare, nel che appunto è sita tutta la diligenza, cosa ardua, d'una padrona di casa. Essa aveva una perfetta conoscenza delle convenienze di società la quale fa calcolare e gli altri e se stesso per quanto valgono, assegnando a ciascuno il proprio posto. (it) |