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Non possiamo pertanto trasformare ed avvilire il Natale in una festività di inutile spreco, in una manifestazione all'insegna del facile consumismo: il Natale è la festa dell'Umiltà, della Povertà, della Spogliazione, dell'Abbassamento del Figlio di Dio, che viene a donarci il suo infinito Amore; deve pertanto essere celebrata con autentico spirito di condivisione, di compartecipazione con i fratelli, che hanno bisogno del nostro aiuto affettuoso. Deve essere una tappa fondamentale per la meditazione sul nostro comportamento nei confronti del "Dio che viene"; e questo Dio che viene possiamo incontrarlo in un bimbo indifeso che vagisce; in un ammalato che sente venir meno inesorabilmente le forze del suo corpo; in un anziano, che dopo aver lavorato per tutta la vita, si trova di fatto emarginato e tollerato nella nostra moderna società, basata sulla produttività e sul successo. (it) |