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Gli elementi di reticolarità del vivente non giustificano in alcun modo l'idea che in natura siano nascosti fini o direzioni preordinate. È un salto logico infondato. L'evidenza empirica ci dice che la storia naturale è caratterizzata da una radicale, profonda contingenza. Questo è il dato su cui deve riflettere il teologo, come il filosofo. Non dobbiamo cercare nella natura i fondamenti dei nostri convincimenti teologici, e ancor meno delle nostre credenze. Rischiamo di esserne delusi... (it) |